
- Abuso e maltrattamento
- Disturbi dello spettro autistico
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Disturbi specifici del linguaggio
- Disturbi specifici dell'apprendimento
- Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività
- Disturbo della condotta
- Disturbo oppositivo-provocatorio
- Disabilità intellettiva e sindromi genetiche
- Stati mentali a rischio e psicosi
- Altri disturbi - i disturbi da tic
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo




Abuso
L'abuso è un disturbo?
No. L'abuso non è una diagnosi ma è' una condizione interpersonale di cui il bambino può essere vittima.
C'è stato un abuso?
Con gli strumenti psicodiagnostici è possibile effettuare una valutazione dello sviluppo e del profilo psicopatologico attuale del bambino, dei fattori di rischio ambientali e familiari; si può evidenziare la presenza di un disturbo psicopatologico e/o disagio psicologico correlato ad esperienze traumatiche.
Cosa fare nel sospetto di abuso su un minore?
Nel caso di lesioni fisiche o riferiti da parte del minore
rivolgersi alle strutture di Pronto Soccorso, alle Autorità
Giudiziarie.
Se vengono notate modifiche comportamentali, parlarne con il
pediatra di Base/medico curante, con la scuola e rivolgersi a
strutture specialistiche di Neuropsichiatria Infantile (ASL,
Servizi Materno Infantili; Unità Operative di Neuropsichiatria
Infantile, Ospedali).
Evitare di stressare il bambino con "indagini fai da te",
accoglierne il disagio e rivolgersi a figure specializzate.
Un bambino che ha subito un abuso è segnato per sempre?
No. Sono presenti tanti fattori protettivi (risorse familiari e ambientali e risorse cognitive e psicologiche )che permettono al bambino di elaborare il trauma e riorganizzare in maniera positiva la propria vita.
Si può prevenire un abuso?
SI. Attraverso un'attività di sensibilizzazione e di formazione rivolta alla scuola e ai servizi psico-sociali territoriali.
Per maggiori informazioni, consultare l'area dedicata

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